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I Test Clinici

I Risultati ottenuti con Rugalift sono certificati da parte di ricerche Universitarie i cui testi sono contenuti in questo sito. Tali ricerche riguardano sia il principio di funzionamento che l'uso diretto di Rugalift su pazienti con valutazione fotografica.
Detti risultati sono stati presentati in occasione di Congressi Medico Scientifici e pubblicati su Trattati Medici Internazionali.

Il Rugalift è nato da anni di esperienza nel settore della costruzione di apparecchiature per centri di estetica in tutto il mondo.

Per massimizzare i risultati e creare prodotti che ci consentano di divenire leader mondiali nel mercato di riferimento, collaboriamo con diverse strutture indipendenti, che certificano i risultati e ci supportano nello sviluppo di nuove applicazioni.

Il prodotto è stato realizzato con il supporto scientifico della Biorem, società operante nel settore dell'estetica da un ventennio nella ricerca di sistemi per il trattamento e la cura del corpo. E' una delle aziende leader della commercializzazione di prodotti e apparati di estetica ed elettromedicali, i suoi prodotti sono conosciuti in tutto il mondo e sono presenti sia nei centri di estetica a proprio marchio sia per mezzo di apparecchiature realizzate sotto marchio di altre aziende operanti nel settore.


Riduzione delle rughe da foto- e da cronoinvecchiamento mediante Microcorrenti a Lotti Modificati (MLM) con Rugalift®
  

 

Valeria Dente, Simona Ruggiero, Gabriella Calabrò, Fabio Ayala

Dipartimento di Patologia Sistematica

Sezione di Dermatologia Clinica, Allergologica e Venereologica

Università degli Studi di Napoli Federico II

(Direttore: Prof. Fabio Ayala)

 

L'invecchiamento della cute è un fenomeno determinato sia da fattori intrinseci (cronoinvecchiamento) sia estrinseci o ambientali (fotoinvecchiamento) (1,2); diversi rimedi di tipo medico o chiruegico sono stati proposti per ridurne gli effetti.
Abbiamo perciò voluto valutare l'efficacia di un dispositivo elettromedicale generatore di microcorrenti a lotti modificati (MLM) (Fig. 1, Rugalift(r)), con frequenza di 6KHz, sulla riduzione delle rughe da crono- e fotoinvecchiamento.
Sono state arruolati 20 pazienti (F 19; M1) di età compresa fra 30 e 35 anni.
Criteri di esclusione sono stati: esposizione solare ed a sorgenti artificiali UV, peeling chimici recenti, patologie infettive, dermatite allergica da contatto al nichel, portatori di pacemaker.
Durante ogni seduta i microelettrodi sono stati applicati sulle rughe della fronte, della regione perioculare, del solco nasogenieno e del labbro superiore per un tempo, di norma, compreso fra 20 e 30 secondi per ruga. Per tutti i pazienti sono state effettuate 3 sedute settimanali per un totale di 12 sedute. Prima dell'inizio del trattamento è stato calcolato lo Skin Age Score (3) e sono state effettuate indagini strumentali (sebometria, corneometria e valutazione di Tewl). La valutazione dell'efficacia del trattamento è stata documentata con foto  eseguite: all'inizio del trattamento (T°), dopo 30 minuti dal trattamento (T1), dopo sei sedute (T2; 15 gg.), alla fine del trattamento (T3).
Su 20 pazienti, 17 hanno portato a termine il trattamento e 3 lo hanno abbandonato per motivi personali.
Il 53% dei pazienti arruolati erano nella fascia di età compresa tra 41 e 50 anni, il 35% tra 51 e 60 anni, quelli nella fascia d'età tra 61 e 65 e tra 30 e 40 anni rappresentavano rispettivamente il 4% e l'8% (Fig.2).
Dall'anamnesi dei pazienti è risultato che il 50% dei soggetti arruolati fuma, il 54% delle donne è in menopausa, il 75% usa filtri solari, il 21% si sottopone a trattamenti abbronzanti con lampade UV; inoltre, dal calcolo del Mass Body Index (MBI), è risultato che il 50% dei pazienti è normopeso, il 42% sovrappeso e  l'8% obeso.
I valori di corneometria hanno evidenziato che il 38% dei soggetti presentano cute normalmente idratata e  il 62% disidratata (FIG.3).
I dati relativi alla quantità di sebo rientrano nei limiti di normalità in tutte le sedi prese in esame, fatta eccezione per la regione delle ali del naso, dove prevalgono valori inferiori (Fig.4).
Vengono riportati nelle figure 5-10 alcuni esempi indicativi dei risultati clinici ottenuti con il dispositivo elettromedicale.
In tutti i pazienti che hanno portato a termine il trattamento  si è ottenuta una diminuzione della profondità delle rughe, soprattutto nei soggetti con più evidenti segni da invecchiamento.


Bibliografia
1. Ayala F. Fotoinvecchiamento. In: Santoianni P e Monfrecola G Fotodermatologia. Ed.CIC Roma 2003: 55-64
2. Gilchrest BA. Skin aging 2003: recent advances and current concepts. Cutis (2003) 72: 5-10
3.Guinot C et al. Relative contribution of intrinsic vs extrinsic factors to skin aging as determined by a validated Skin Age Score. Arch Dermatol (2002) 138 : 1454-60

 

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Treatment pearls from Europe


Torello M. Lotti, G Menchini, C. Comacchi, I. Ghersetich
Dipartimento di Dermatologia, ?Università di Siena? Italia
Dipartimento di Dermatologia, ?Università di Firenze? Italia
Traduzione e sintesi a cura della Dott.ssa R. Salzillo, Biofisico
Gruppo Ricerca e Sviluppo, Biorem S.r.l. Agropoli (SA), Italia

Di recente una nuova macchina che genera onde emisinusoidali opportunamente modulate a bassa frequenza, Skin Master è stata introdotta nel trattamento delle rughe dovute all'invecchiamento cutaneo.
Lo stimolo è generato tramite l'applicazione sulla ruga di elettrodi agheiformi di lunghezza pari a 3 mm, perpendicolari alla pelle e non invasivi. Lo studio si è avvalso della collaborazione di 3 pazienti di anni rispettivamente 50, 56, 60, due donne ed un uomo.
I tre soggetti sono stati sottoposti a due biopsie puntuali (4mm): una prima del trattamento con ?Skin Master? ed una seconda successiva al trattamento, consistente in sei applicazioni settimanali di 40 sec. ciascuna.
Gli studi ultrastrutturali sul tessuto bioptico sono stati eseguiti usando una colorazione di contrasto con Alcian Blue, che si lega selettivamente ai polimeri acidi della catena dei glucosoamminoglicani (GAGs) rendendoli più densi in elettroni quando combinati con tetraossido di osmio.
La scelta del trattamento delle rughe con lo Skin Master è stata basata sui lavori preesistenti relativi a studi condotti in vitro sugli effetti indotti su culture di fibroblasti sottoposti a campi elettromagnetici pulsanti, i.e. aumento della sintesi di DNA e collagene e presumibilmente produzione di GAGs. I GAGs sono polimeri noti per l'abilità di legare acqua, che diminuisce significativamente con l'età ed in quei tessuti interessati dalla presenza di rughe. Lo studio ultrastrutturale ha fornito interessanti indicazioni circa gli effetti biologici promossi grazie alle correnti generate con lo Skin Master.
Prima del trattamento le fibre elastiche e colagene apparivano frammentate, inoltre la molecola di collagene aveva perso la tipica organizzazione tridimensionale. Dopo il trattamento non si sono evidenziate modificazioni strutturali o architettoniche significative nel tessuto ma la maggior parte delle succitate fibre è apparsa interessata dalla presenza di un edema cospicuo. I microvasi nel derma superficiale mostrano una significativa riduzione (p<0.005) dello spessore della membrana basale. La colorazione con Alcian Blue mostra, dopo il trattamento, un aumento significativo (p<0.005) dei granuli ad alta densità di elettroni corrispondenti alla presenza di acido jaluronico localizzato sia in prossimità delle fibre collagene ed elastiche che della matrice gelatinosa di sostegno alla struttura terziaria dei GAGs.
L'esatto meccanismo d'azione del trattamento non è al momento ancora ben chiaro, verosimilmente e confortati da dati raccolti in studi analoghi, si ipotizza che l'aumento delle quantità di GAGs vada collegata ad un'attivazione dei meccanismi di sintesi dei fibroblasti conseguente all'innesco del ciclo dell'AMP ciclico (produzione di ATP?).
I dati sperimentali suggeriscono dunque che l'aumento dei GAGs ed il conseguente edema dermico possano essere responsabili per le modificazioni cliniche osservate a seguito del trattamento con Skin Master i. e. spianamento ed effettiva attenuazione della ruga.
Tali modificazioni cliniche (che permangono nel paziente per un lungo periodo dopo l'interruzione del trattamento) non devono essere addotti alla sola formazione dell'edema conseguente al trauma provocato dai microelettrodi. L'edema, clinicamente evidente, va considerato come la manifestazione macroscopica del drammatico aumento nella sintesi di sostanze in grado di legare acqua nel derma superficiale (leggi GAGs) e dei cambiamenti microscopici relativi alla disposizione dei cross-linking nella molecola di collagene dopo il trattamento con Skin Master, che ristabilendo l'ottimale tensione acquosa delle fibre restituisce turgore al derma con la ruga che appare subitaneamente spianata.

Bibliografia:
Fenske NA, Lober CW, ?Structural and functional changes of normal aging skin? J Am Adad Dermatol 1986, 15:571-585.
Ghersetich I, Lotti T., Campanile G. Grappone C, Dini G. ? Electron microscopic visualization of hyaluronic acid in cutaneous true ageing? Int j Dermatol, 33:119-122, 1994.
Murray JC, Farndale RW, ?Modulation of collagene production in cultured fibroblasts by a low-frequency, pulsed magnetic field. Biochimica et biophysica Acta. 838, 98-105, 1985.
Ghersetich I, Teofoli P, Benci M, Lotti T, ?Utilizzazione di un campo elettromagnetico pulsato (elettroridesi) nel trattamento delle rughe da senescenza cutanea.? Atti VI riunione <>. Catania, 30-31 gennaio 1993.

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